Il polline

Che cos’è

Il polline è l'elemento fecondatore delle piante fanerogame che si presenta come una polvere per lo più gialla formata da minutissimi granuli. L’ape passa di fiore in fiore e si carica di polline che durante il volo porta alla bocca e lo arricchisce di enzimi e nettare; poi forma delle pallottoline che trasferisce nelle zampe posteriori, adibite al loro alloggio; quando il carico è completo torna all'alveare dove all'entrata troverà un congegno, posto dall'apicoltore, con dei buchi calibrati da dove l'ape passerà per entrare, lasciando cadere nell'apposito raccoglitore il polline raccolto.

Quali sono le sue proprietà?

Il polline è uno dei più efficaci antibiotici naturali conosciuti.

Il polline è prima di tutto un fortificante naturale che migliora lo stato generale dell'organismo, da tale proprietà derivano differenti indicazioni terapeutiche. Il polline stimola l'organismo e lo aiuta a prevenire le aggressioni microbiche rafforzandone le difese. Regolarizza le perturbazioni funzionali riequilibrando i metabolismi fragili. Ridà forza ai convalescenti, alle persone affaticate, indebolite, intossicate. Il polline permette alle persone anoressiche di ritrovare l'appetito e di riacquistare peso. È raccomandato in tutti gli stati carenziali e decalcificazione, rachitismo, ritardi della crescita e allattamento. È un eccellente rimedio contro l'anemia. Il polline combatte l'affaticamento intellettuale, la nevrastenia, l'astenia. Migliora l'attività del cervello, il lavoro intellettuale e la memoria.
Il polline regolarizza le funzioni intestinali, e ne ristabilisce eventuali perturbazioni: costipazione cronica o diarrea. Combatte la colite, gli stati fermentativi; è sussidiario nei trattamenti di colibacillosi, perché attivo sui batteri intestinali patogeni. In poche parole è l'alimento per eccellenza per la cura dei problemi intestinali. Grazie alla rutina in esso contenuto combatte efficacemente la caduta dei capelli. È ottimo contro l'astenia sessuale e l'impotenza. Aiuta contro l'invecchiamento precoce e la senescenza. Agisce in modo efficace, negli uomini, contro l'ipertrofia della prostata. Il consumo quotidiano di polline permette di guarire prostatiti gravi, ribelli di ogni forma di trattamento. In molti casi, grazie alle sue proprietà permette di evitare l'operazione alla prostata in uomini in cui l'asportazione di tale organo pare essere l'unico modo di porre fine alle sofferenze provocate dall'ipertrofia.
È meglio prevenire che curare e guarire, fin dal primo esempio di prostatite gli uomini dovrebbero consumare del polline.

Come si usa?

Il momento più opportuno per consumare il polline è il mattino a digiuno. La dose normale è di circa 20/30 grammi di polline (un cucchiaio da minestra) al giorno per un adulto e di 5/10 (un cucchiaio da caffè) per un bambino, da continuare per almeno un mese. Meglio è fare dei cicli di cura a mesi alternati o di tre mesi due volte l'anno; all'inizio della primavera e dell'autunno.
Il polline va masticato e ingerito o così come si trova oppure sciolto in mezzo bicchiere d'acqua tiepida, latte, succo di frutta e poi bevuto.
Conservare il polline in vasetti ben chiusi, in luogo asciutto, buio e fresco.