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Il polline Che cosè Il polline è l'elemento fecondatore delle piante fanerogame che si presenta come una polvere per lo più gialla formata da minutissimi granuli. Lape passa di fiore in fiore e si carica di polline che durante il volo porta alla bocca e lo arricchisce di enzimi e nettare; poi forma delle pallottoline che trasferisce nelle zampe posteriori, adibite al loro alloggio; quando il carico è completo torna all'alveare dove all'entrata troverà un congegno, posto dall'apicoltore, con dei buchi calibrati da dove l'ape passerà per entrare, lasciando cadere nell'apposito raccoglitore il polline raccolto. Quali sono le sue proprietà? Il polline è uno dei più efficaci antibiotici naturali conosciuti. Il polline
è prima di tutto un fortificante naturale che migliora lo stato
generale dell'organismo, da tale proprietà derivano differenti
indicazioni terapeutiche. Il polline stimola l'organismo e lo aiuta
a prevenire le aggressioni microbiche rafforzandone le difese. Regolarizza
le perturbazioni funzionali riequilibrando i metabolismi fragili. Ridà
forza ai convalescenti, alle persone affaticate, indebolite, intossicate.
Il polline permette alle persone anoressiche di ritrovare l'appetito
e di riacquistare peso. È raccomandato in tutti gli stati carenziali
e decalcificazione, rachitismo, ritardi della crescita e allattamento.
È un eccellente rimedio contro l'anemia. Il polline combatte
l'affaticamento intellettuale, la nevrastenia, l'astenia. Migliora l'attività
del cervello, il lavoro intellettuale e la memoria. Come si usa? Il momento
più opportuno per consumare il polline è il mattino a
digiuno. La dose normale è di circa 20/30 grammi di polline (un
cucchiaio da minestra) al giorno per un adulto e di 5/10 (un cucchiaio
da caffè) per un bambino, da continuare per almeno un mese.
Meglio è fare dei cicli di cura a mesi alternati o di tre mesi
due volte l'anno; all'inizio della primavera e dell'autunno. |